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Belve, cosa è successo alla famosa agenda rossa di Francesca Fagnani

La data da segnare sul calendario è il 22 aprile: su Rai 2 torna Belve, il programma cult condotto da Francesca Fagnani, che ancora una volta promette interviste taglienti, momenti imprevedibili e ospiti che fanno discutere. A raccontare l’attesa per questo nuovo ciclo di puntate è stata la stessa Fagnani, in una lunga intervista rilasciata a Sette, l’inserto del Corriere della Sera, in cui ha svelato anche un curioso retroscena. È stata rubata l’agenda rossa di Francesca Fagnani, quella che l’ha accompagnata in ogni intervista a Belve.

Rubata l’agenda rossa di Francesca Fagnani che usa a Belve

Chi conosce Francesca Fagnani sa quanto sia scaramantica e legata ai suoi riti giornalistici. Tra questi, c’è appunto l’utilizzo di una particolare agenda rossa, sempre la stessa da anni, che lei definisce un vero e proprio ‘feticcio’. Niente tecnologie sofisticate, nessun supporto digitale o app: la Fagnani lavora ancora a mano, costruendo le sue interviste con metodo artigianale. Scrive tutto al computer, stampa le domande, le ritaglia e le inserisce nelle pagine dell’agenda usando graffette. Un metodo tanto vecchio stile quanto efficace.

Rubata agenda rossa Francesca Fagnani belve
Foto: pagina facebook Rai 2

Ma a un certo punto qualcosa è andato storto. “Me l’hanno rubata una volta in studio”, ha rivelato la conduttrice, ancora incredula. È stato un colpo basso, soprattutto per chi considera quell’oggetto una bussola personale. “Ho dovuto cambiarla, anche se l’agenda resta sempre la stessa, solo i corpi dei caratteri cambiano, diventano più grandi con gli anni”, ha raccontato.

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Nel corso dell’intervista si è parlato anche di intelligenza artificiale, ma la giornalista ha messo subito le cose in chiaro: non le interessa. “Guardo con curiosità le sue applicazioni in ambito medico o scientifico, ma in quello creativo non mi affascina”. Il suo stile rimane saldo: scrittura, lettura e niente supporti tecnologici. Anche a Sanremo, durante il suo monologo, ha rifiutato il gobbo: “Non lo so usare. Io sono una giornalista, ho bisogno di leggere i miei fogli”.

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Ecco perché, anche in questa nuova stagione di Belve, ritroveremo la Fagnani di sempre: schietta, preparata, capace di affondare le domande con garbo ma senza filtri. E, ovviamente, armata della sua nuova agenda rossa, simbolo di un giornalismo che resta fedele a sé stesso, lontano dalle scorciatoie della tecnologia.

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