Renato Zero e il video delle polemiche. Bastano pochi secondi di immagini, un cellulare puntato e un gesto fugace per accendere una polemica virale. Protagonista involontario, questa volta, è Renato Zero, immortalato mentre passeggia per le vie del centro di Roma insieme a due amiche. Un fan lo riconosce e comincia a riprenderlo con lo smartphone, ma il cantante, non appena se ne accorge, si copre il volto e si allontana rapidamente.
Renato Zero e il video delle polemiche: i fan si dividono
Il video è stato pubblicato su Instagram con una didascalia amara: “Sei a Roma, vedi Renato Zero, ma lui copre la faccia”. E in poche ore è diventato virale, raccogliendo migliaia di visualizzazioni e commenti. Tra chi resta deluso e chi prende le difese dell’artista, il dibattito si è allargato ben oltre il caso specifico, toccando un nodo sempre attuale: fin dove arriva il diritto del fan? E dove comincia quello della persona?
Le critiche non si sono fatte attendere. Sotto il video, molti utenti hanno espresso delusione e amarezza: “Musicalmente è fantastico, artisticamente un mostro sacro, ma fuori dal palco sta a Zero, veramente”, scrive un utente. E ancora: “Assolutamente d’accordo, è sempre stato scostante e lunatico”, “Non direi proprio simpaticissimo”, “Che peccato”. Qualcuno ricorda episodi simili: “Quando venne a Bari per un concerto minacciò di sospendere tutto perché gli scattavano foto, con un’arroganza notevole”.
E la critica si estende anche ad altri artisti. Nei commenti c’è chi cita Claudio Baglioni e altri nomi noti, sottolineando come anche loro, nel privato, si dimostrerebbero meno disponibili di quanto il pubblico si aspetti. Una delusione che sembra nascere dal contrasto tra la generosità mostrata sul palco e la riservatezza fuori scena.
Accanto alla delusione, però, c’è anche chi invita alla riflessione. Non tutti, infatti, sono pronti a puntare il dito contro Renato Zero. Alcuni commentatori ricordano che l’artista, fuori dal palco, è Renato Fiacchini (il suo vero nome), una persona con una vita privata che merita rispetto. “Scusate, ma davvero pensate che un artista debba essere sempre disponibile per selfie e autografi? Anche loro hanno diritto alla privacy”, si legge tra i commenti. Un altro aggiunge: “Dopo 60 anni non avete ancora capito che Renato è così: ama dare tutto se stesso sul palco, ma protegge con forza la sua vita fuori da lì”.
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Il caso solleva una questione delicata ma fondamentale: fino a che punto è giusto aspettarsi accessibilità continua da un personaggio pubblico? I fan sentono di avere un legame speciale con i propri idoli, un legame costruito con canzoni, parole, emozioni. Ma è sufficiente questo per reclamare un momento privato senza invito? Che sia un gesto di stanchezza, riservatezza o semplice desiderio di anonimato, resta una verità: ogni artista è anche una persona. E quella, forse, merita di camminare in pace. Anche a Roma.