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Morto Antonello Fassari, il dolore dell’amico fraterno Claudio Amendola

Si è spento a 72 anni Antonello Fassari, attore poliedrico e amatissimo, capace di attraversare decenni di televisione, teatro e cinema italiano con una presenza solida, discreta ma indimenticabile. A renderlo popolare al grande pubblico fu soprattutto il ruolo di Cesare, l’oste burbero ma dal cuore d’oro nella serie cult I Cesaroni, ma la sua carriera ha toccato punte altissime anche nella satira e nel teatro d’autore.

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La notizia della sua morte ha colpito duramente colleghi e fan. Tra i primi a ricordarlo con emozione, Claudio Amendola, suo storico compagno di set: “Sapevamo stesse male, ma non eravamo pronti”. “Sapevamo che questa serie nuova sarebbe stata dedicata a lui perché ci era nota la malattia bastarda che lo aveva colpito, ma non eravamo preparati alla notizia. Per me è un pezzo di vita che va via, è dura anche parlare. Mi aspetto che stia borbottando da qualche parte lassù”.

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Diplomato all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico nel 1975, Fassari ha dedicato tutta la vita alla recitazione, passando con disinvoltura dal palcoscenico classico alla comicità più popolare. Dopo aver calcato i palchi teatrali con rigore e passione, ha conquistato la televisione negli anni ’80, rivelandosi un attore dal talento comico naturale ma capace anche di note intense e drammatiche.

morto antonello fassari attore

Indimenticabile il suo contributo al programma satirico Avanzi su Rai 3 nei primi anni ’90, uno dei format più irriverenti e innovativi dell’epoca. Fassari divenne così uno dei volti di riferimento della comicità intelligente, mai banale. Anche il cinema gli ha riservato ruoli importanti: ha recitato in commedie generazionali come Selvaggi, Sognando la California e Montecarlo Gran Casinò, ma anche in film di forte impatto come Romanzo Criminale, dove interpretò Ciro Buffoni, e Suburra, due titoli che lo resero apprezzato anche in ruoli più duri e intensi.

Dal 2006 al 2014 il grande successo popolare: I Cesaroni, dove insieme a Claudio Amendola e Max Tortora formava un trio perfettamente bilanciato tra ironia, emozione e quotidianità. Il personaggio di Cesare, proprietario di una bottiglieria nel cuore della Garbatella, è rimasto nel cuore di milioni di telespettatori. Proprio lo scorso giugno, Fassari era tornato sul set per partecipare alla nuova stagione della serie.

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Negli anni successivi, ha continuato a lavorare nel cinema con registi come Ezio Greggio (Box Office 3D), Claudio Amendola (La mossa del pinguino) e Laura Morante (Assolo), confermando la sua versatilità e il suo talento. In televisione, è apparso nella miniserie Luisa Spagnoli, accanto a Luisa Ranieri.

Nonostante il successo sul piccolo e grande schermo, Fassari non ha mai rinunciato al teatro, suo primo amore. Il rigore della formazione classica e la passione per la scena lo hanno sempre accompagnato, anche nei progetti più leggeri. Romanista convinto, era noto per il suo spirito ironico e per l’equilibrio con cui affrontava la vita e il mestiere. Con la scomparsa di Antonello Fassari se ne va un pezzo importante della cultura pop italiana: un attore che sapeva far ridere e riflettere, con misura, intelligenza e cuore.

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