Elegante, autentica e sempre schietta: Martina Colombari si apre in una lunga intervista al Corriere della Sera, ripercorrendo la sua carriera, l’amore con Billy Costacurta e i momenti difficili vissuti insieme al figlio Achille, soprattutto dopo l’esperienza a Pechino Express. Una vita che sembra perfetta agli occhi del pubblico, ma che ha conosciuto momenti bui, critiche feroci e battaglie private affrontate con coraggio. Martina Colombari parla del figlio Achille Costacurta.
Martina, da sempre uno dei volti più amati del piccolo schermo, compirà 50 anni il prossimo 10 luglio. Accanto a lei, da quasi tre decenni, il marito Billy Costacurta. Un amore lungo 29 anni, solido ma realistico, come lei stessa racconta con sincerità: “Non ci saltiamo addosso tutte le notti – ironizza – ma gli piaccio ancora molto. Anche per questo vado in palestra. Non sopporterei che si trovasse un’amante di 30 anni…”.
Ma l’intervista si fa più intensa quando si parla del figlio Achille, finito sotto i riflettori e nel mirino dei social dopo la partecipazione al reality di Rai 2. Alcuni suoi comportamenti hanno scatenato reazioni durissime online, in particolare per il fatto di essere “figlio di…”.
Martina non si tira indietro e affronta il tema con il cuore in mano: “Achille ora sta meglio. La sua è una storia come quella di tanti adolescenti e post-adolescenti che si trovano a crescere in un mondo complicato. I social si sono accaniti con lui perché è figlio di due personaggi pubblici, ma situazioni simili ce ne sono tantissime”.
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Nel racconto emergono momenti di dolore, solitudine e frustrazione. L’ex Miss Italia confessa di aver ricevuto attacchi anche personali, uno in particolare che l’ha profondamente ferita: “Una giornalista, in televisione, ha detto che mio figlio aveva bisogno accanto a sé di una donna più madre e meno donna. È stata una cattiveria tremenda, la più grande che una donna possa dire a un’altra. Ho dovuto lavorare molto su me stessa per non crollare”.
Martina rivela di essersi affidata al supporto di professionisti e persone fidate, e condivide una riflessione preziosa sulla genitorialità: “Un genitore non è un carabiniere. A un certo punto deve fare un passo indietro. Seguo il dottor Mendolicchio, direttore sanitario di un centro per i disturbi alimentari, e parlo spesso con amici che vivono situazioni simili. Alcuni hanno figli che da anni non escono di casa. È fondamentale condividere, parlare, non giudicare. Ma oggi sembra che tutti vogliano fare i genitori al posto tuo, come se fossero tutti più bravi”. Oggi, però, il clima è cambiato. Achille sta ritrovando la serenità e anche il legame familiare si è rafforzato. “Siamo più uniti di prima”, conclude Martina Colombari.