Flavio Briatore rivela quanto prende di paghetta il figlio. Dalla terrazza di Montecarlo che domina il porto, Briatore guarda lontano. Lo fa non solo con lo sguardo dell’imprenditore di successo – tra Formula 1, ristorazione e hospitality di lusso – ma anche con quello di un padre che, dopo una vita al centro dei riflettori, sembra aver messo a fuoco le priorità più intime.
Flavio Briatore rivela quanto prende di paghetta il figlio Nathan Falco
In una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, il manager ha aperto uno squarcio inedito sulla sua dimensione più privata, quella legata al rapporto con la ex moglie Elisabetta Gregoraci e con il figlio Nathan Falco, oggi adolescente e già alle prese con le sfide dell’età adulta.
“Lei è la madre di Falco, la cosa più importante che ho”, dice Briatore parlando di Elisabetta. I due si sono lasciati nel 2017, ma hanno mantenuto un legame solido, basato su rispetto e responsabilità genitoriale. “Siamo stati bravi a mettere lui al primo posto quando ci siamo lasciati: non saremo più una coppia, ma non smetteremo di essere i suoi genitori e di esserci l’uno per l’altra”.
Un equilibrio raro, costruito giorno dopo giorno, in cui la priorità è sempre stata la serenità del figlio. E proprio Nathan Falco, oggi quattordicenne, è al centro dei pensieri e dei progetti di Briatore, che guarda con attenzione – ma senza imposizioni – al suo futuro. Attualmente il ragazzo frequenta una boarding school in Svizzera, scelta che, secondo il padre, lo aiuterà a “essere più preparato di me ad affrontare il futuro”.
Ma se qualcuno si aspetta che l’adolescente sia già avviato verso la strada dell’imprenditoria, Briatore frena: “Gli auguro di avere la salute e di essere felice. Come imprenditore gli auguro di creare tanti posti di lavoro. Ma se si rendesse conto di non volere troppa pressione addosso e di desiderare una vita normale, vorrei solo che trovasse il modo di essere felice. Non è obbligato a fare quello che faccio io”.
Una filosofia educativa chiara, che rifiuta il peso delle aspettative e preferisce valorizzare l’autenticità e l’indipendenza. Anche sul piano economico, il giovane Nathan è tenuto con i piedi per terra. Alla domanda su quanto riceva di paghetta mensile, Briatore risponde senza esitazioni: “Mi sembra 500 euro”. Una cifra ‘normale’, che dimostra la volontà di educarlo a un rapporto equilibrato col denaro, nonostante le possibilità economiche della famiglia.
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A Montecarlo, tra yacht e ristoranti di lusso, Flavio Briatore rimane un uomo d’affari instancabile. Ma è anche un padre che sa di non poter comprare la felicità del figlio, e che oggi sogna per lui non successi da copertina, ma una vita serena, libera, consapevole.