Lucio Corsi, cantautore toscano dalla forte identità artistica, si prepara a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest, ma potrebbe trovarsi di fronte a una questione tecnica non da poco. Durante una recente intervista nel programma televisivo Che Tempo Che Fa, l’artista ha manifestato l’intenzione di includere l’armonica nella sua performance. Un dettaglio che, per quanto possa sembrare secondario, rischia di scontrarsi con le rigide normative del contest europeo.
Lucio Corsi a rischio squalifica dall’Eurovision Song Contest 2025?
L’Eurovision Song Contest è noto non solo per la sua spettacolarità, ma anche per un regolamento molto preciso. Secondo quanto stabilito dall’European Broadcasting Union (Ebu), è severamente vietato suonare strumenti musicali dal vivo sul palco. La regola, pensata per garantire equità tra i concorrenti, proibisce l’uso di strumenti collegati o amplificati direttamente durante l’esibizione.
In altre parole, tutto ciò che è suonato dal vivo deve essere precedentemente registrato nella base musicale. Le uniche eccezioni riguardano le voci – che possono essere eseguite live – ma per gli strumenti, anche quelli più piccoli e apparentemente innocui come un’armonica, la regola è inflessibile.
Tuttavia, c’è un precedente curioso che potrebbe offrire a Corsi una via d’uscita. Nel 2006, la band lituana LT United salì sul palco utilizzando un megafono, sfruttandolo in modo creativo per amplificare la voce in maniera indiretta. Pur non essendo collegato all’impianto audio ufficiale, l’escamotage fu accettato, perché non violava tecnicamente il regolamento.
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Seguendo questo esempio, Lucio Corsi potrebbe aggirare l’ostacolo regolamentare utilizzando l’armonica senza collegamenti diretti, suonandola semplicemente davanti al microfono vocale. Così facendo, resterebbe nel solco del regolamento Ebu, senza dover rinunciare al suo tocco personale.
La decisione finale spetterà allo stesso Lucio Corsi e al suo team artistico, che dovranno valutare con attenzione le implicazioni tecniche e simboliche. Rinunciare all’armonica significherebbe forse sacrificare un dettaglio dell’identità musicale dell’artista, ma potrebbe evitare polemiche o contestazioni. D’altra parte, optare per una soluzione creativa – come quella adottata dai lituani – potrebbe aggiungere carattere alla performance, attirando l’attenzione del pubblico europeo.